Arte, vino e altre storie
Ca’ del Bosco ha commissionato a Propaganda3 un progetto espositivo all’interno della propria cantina di Erbusco (BS), con il desiderio di creare un’esperienza sensoriale completa. Attraverso un allestimento fotografico firmato da Toni Thorimbert e curato dall’Art Director Diego Filippini, lo spazio è diventato una narrazione visiva dove geometrie, storie ed emozioni dialogano tra tessuti sospesi e materiali di pregio. Il risultato? Un angolo di Franciacorta dove l’arte prende forma e respira. Continua a leggere per scoprire come abbiamo creato questo progetto insieme a Ca’ del Bosco.
Un angolo di Franciacorta
Geometrie, storie, emozioni: un’esperienza multi-sensoriale prende vita all’interno di questo spazio Ca’ del Bosco, creando una narrazione immersiva che respira arte, anima e carattere franciacortino.
Nel cuore della sede di Erbusco (BS), dove Ca’ del Bosco racconta da oltre 50 anni la propria visione del vino come cultura visiva, il corner espositivo non doveva essere solo un luogo dove esporre prodotti. Serviva uno spazio capace di dialogare, di emozionare, di trasformare un momento di passaggio in un’esperienza da vivere.
Da oltre 10 anni collaboriamo con Ca’ del Bosco, accompagnando l’evoluzione del brand attraverso progetti che uniscono comunicazione, design e arte. Questa volta, la sfida era intima e preziosa: ripensare ad uno spazio espositivo attraverso un linguaggio fotografico che potesse dialogare con l’anima del luogo.
La rigorosa geometria dei pannelli
La rigorosa geometria dei pannelli scandaglia da incavi netti, dialoga con la fluidità della seta. Gli oggetti Ca’ del Bosco – non solo bottiglie ma anche sciarpe, bicchieri, borse, libri, glacette – sono liberati dalla loro bidimensionalità: un’essenziale struttura in filo d’alluminio li eleva, orchestrando un vibrante gioco di volumi e cromie che cattura lo sguardo e definisce lo spazio.
L’allestimento gioca su contrasti raffinati: pannelli dalle linee rigorose incontrano la morbidezza dei tessuti, creando un equilibrio dove ogni elemento trova il proprio posto senza sovrapporsi, ma completandosi a vicenda. Gli oggetti Ca’ del Bosco non sono semplicemente appesi, ma presentati come opere tridimensionali, sospesi attraverso strutture minimali che ne esaltano la texture e i colori.
Storie in fotogrammi
Lo spazio è una galleria dove la narrazione visiva è affidata alle fotografie d’autore di Toni Thorimbert che si fondono con gli oggetti firmati Ca’ del Bosco.
Per questo progetto, il fotografo ha scelto di tornare alle origini, recuperando una tecnica degli anni Settanta che il suo maestro utilizzava: cassette di polistirolo alte un paio di metri, con frost srotolato davanti e lampade Ianiro arancioni all’interno. Una luce avvolgente, semplice, sincera, che dona alle immagini un’atmosfera intima e calda.
“Ho usato questa luce perché era adatta, ovviamente,” racconta Thorimbert, “ma questo gesto mi ha riportato molto indietro nel tempo, nello studio di Fabio, a quella fotografia semplice, molto sincera che lui faceva e che io ancora amo moltissimo.”
Le fotografie – nudi che dialogano con eleganza e rispetto – non sono semplici decorazioni murali. Sono elementi architettonici che ridefiniscono la percezione dello spazio, creando profondità e suggestioni che accompagnano il visitatore in un viaggio sensoriale completo.
Arte, design e narrazione
Diego Filippini, il nostro CEO e Art Director del progetto, ha orchestrato ogni dettaglio con la sensibilità di chi conosce profondamente la storia e i valori di Ca’ del Bosco. L’intervento non si limita all’estetica: ogni scelta progettuale serve la narrazione, trasformando il corner in uno spazio dove arte, prodotto e territorio si fondono.
Allo stesso tempo, le fotografie di Thorimbert diventano finestre su un mondo dove il corpo umano dialoga con la geometria, dove la luce naturale incontra quella artificiale, dove il tempo rallenta. Gli oggetti Ca’ del Bosco trovano in questo contesto una cornice che ne amplifica il valore, raccontando storie di artigianalità, eccellenza e territorio.
Il risultato è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi: la vista attraverso le immagini e i colori, il tatto immaginato delle sete e dei tessuti, persino l’olfatto che si lascia suggestionare dall’atmosfera del luogo.
Uno spazio che respira
Questo progetto rappresenta un nuovo episodio della nostra collaborazione con Ca’ del Bosco: una sinergia costruita sulla fiducia, sulla condivisione di valori estetici e sulla capacità di trasformare ogni intervento in un’opportunità di racconto.
Un nuovo capitolo di una storia che continua a evolversi, dove ogni progetto aggiunge profondità alla narrazione del brand. Uno spazio che non si limita a esporre, ma che invita a sostare, a osservare, a sentire.