Si avvicina la fine dell’anno, un periodo che ci porta a fare dei bilanci, delle valutazioni e delle riflessioni sul passato. Analizzare i risultati è una buona pratica per capire quali azioni ed attività hanno generato dei risultati positivi per il proprio lavoro o per la propria vita privata.
Tuttavia, spesso capita di tralasciare i ragionamenti che riguardano il futuro, escludendo dalla nostra analisi un aspetto molto importante. La capacità di proiettarsi nel futuro manifesta una tendenza all’innovazione ed all’evoluzione, al miglioramento continuo. Un approccio di questo tipo permette di dare libero sfogo ai pensieri, lasciando spazio alla creatività ed all’ingegno: è proprio in questi momenti che la nostra mente può sorprenderci positivamente ed in modi decisamente inaspettati.
L’ispirazione per noi è stata la partecipazione ad un evento culturale di grande impatto: la creazione e la dispersione di un Mandala tibetano. La filosofia che accompagna questa antica pratica è legata al distacco dalle cose materiali, ed insegna a rivolgere i propri pensieri costruttivi verso il futuro, senza lasciarsi ancorare agli eventi del passato. La consapevolezza di ciò che abbiamo fatto in passato non deve essere un ostacolo, bensì una spinta motivazionale per fare ancora meglio!